Il nostro pensiero, la nostra vicinanza al podista 52 enne colto da malore durante la gara e trasportato in ospedale.
Il nostro traguardo lo dedichiamo a te con l’augurio che possa presto riprenderti.
Una grande festa dello sport quella di domenica 24 marzo 2019 a Milano, non importa l’età, non importa essere longilinei o appesantiti, Milano si è trasformata per un giorno la cornice di una delle manifestazioni più colorate e partecipate dell’anno con 60 mila partecipanti in una giornata decisamente estiva con sole e con calde temperature.
In mezzo alla festa della Stramilano c’è un gruppo che non scherza affatto. Sono gli 8000 runner della Stramilano Half Marathon e ce la metteranno tutta per battere i loro record personale. Saranno come sempre 21,097 chilometri velocissimi, dato che il tracciato è pianeggiante praticamente per tutta la sua durata. E’ un appuntamento che i runners professionisti amano, ed è anche l’occasione per migliorarsi.
La Stramilano Half Marathon è la mezza maratona cittadina fra le più veloci al mondo: a piazza Castello il punto di partenza del tracciato di 21,097 km lungo il quale hanno gareggiato 8000 atleti italiani e internazionali. Tra i favoriti c’erano Frederick Moranga, vincitore della Stramilano 2017, il keniota Jairus Birech specialista dei 3000 siepi che ha scelto la Stramilano per esordire sulla distanza della mezza maratona. Sul fronte azzurro il nome più rappresentativo era quello del giovanissimo Lorenzo Dini, classe 1995, vice campione europeo under 20 sui 10.000 nel 2013, attualmente allenato da Stefano Baldini. In campo femminile, i riflettori erano puntati su Lucy Wambui Murigi, già vincitrice della Stramilano nel 2014 in 1h10’52’’, campionessa in carica di corsa in montagna 2018, e su Priscah Jeptoo, argento in maratona sia ai Mondiali di Daegu che ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Tra le italiane Elena Romagnolo, ex azzurra, olimpionica nel 2008 e nel 2012, nonché finalista Mondiale ed Europea.
Alle 10.30, applausi scroscianti e adrenalina alle stelle per la partenza da piazza Castello della 44° edizione della prestigiosa Stramilano Half Marathon.
Nella gara maschile della mezza maratona poker keniano grazie alla vittoria di Vincent Kibor Raimoi in 1:00’10”, che nel finale ha staccato il connazionale Jairus Kipchoge Birech, giunto a 22″, e con il quale aveva fatto gara di testa per oltre tre quarti del percorso. Terzo classificato Paul Tiongik, staccato di 57″, davanti a Joel Maina Mwangi, quarto a 1’05”. Quinto classificato l’azzurro Lorenzo Dini, staccato di 2’25”, unico non keniano tra i primi otto. L’italiano, infatti, ha preceduto altri tre atleti del Paese africano, Ronce Kipkorir Konga, sesto a 4’23”, James Murithi Mburugu, settimo a 4’24”, e Fredrick O. Moranga, ottavo a 5’19”. Due italiani a chiudere la top 10: nono a 5’21” Yassine El Fathaoui, decimo a 7’02” Riccardo Mugnosso. Nella gara femminile successo in solitaria della keniana Priscah Jeptoo con il crono di 1:08’26”, con ben 2’13” di margine sull’etiope Meseret Dinke Meleka, seconda, e 3’21” sull’altra keniana Lucy Wambui Murigi. Quarta piazza per un’altra keniana, Ziporah Wanjiru Kingori, staccata di 3’55”, mentre è arrivata quinta la prima europea, l’elvetica Maude Mathys, giunta a 5’20”. Sesta un’altra keniana, Lenah Jerotich, con un ritardo di 5’31”, settima la miglior azzurra, Elisa Stefani, giunta a 5’38”, davanti alla keniana Ivyne Jeruto Lagat, ottava a 5’48”, mentre hanno completato la top 10 l’etiope Ejigu Abeba Semanew, nona a 6’17”, e la croata Nikolina Sustic, decima a 7’37”.
24 marzo 2019 | 08:49
E anche questa volta tra gli ottomila partecipanti presenti in piazza Castello c’erano anche loro, gli indomiti atleti venuti dalla Calabria tesserati con l’ Atletica San Costantino Calabro, Francesco Grande 1h,35.55, Gianfranco Preiti 1h,37.48 Tommaso Fortuna 1h,39.19 Pasquale Rubino 1h,48.38 Raffaele Mancuso 2h,03:35 Giovanni Cozza D’Onofrio 2h,11.13 e Antonio Mercatante 2h,15.13 Un appuntamento quello della Stramilano pianificato e preparato con grande impegno da parte degli atleti di San Costantino Calabro i quali al termine di una prestazione esaltante appaiono visibilmente soddisfatti per aver tagliato il traguardo dopo una entusiasmante prestazione in ragguardevoli e ottimi tempi. Applausi e riconoscenza va a questi atleti che con le loro prestazione rendono onore e prestigio all’ tletica San Costantino Calabro guidata da Raffaele Mancuso e a tutta l’ atletica Calabrese. La preparazione anche in questa occasione ha giocato un ruolo importante e loro ne sono la testimonianza vivente di come con l’ impegno e la determinazione si possono raggiungere ottimi risultati. La corsa come metafora della vita, dove non è importante arrivare per primi, ma arrivare, superando i propri limiti e ogni difficoltà. Basta crederci.
Insomma, ancora una volta la parola magica è “equilibrio”, in questo caso tra attività fisica e stile di vita. Come lasciano intendere Pietro Trabucchi e Luca Speciani, nel loro “Mente&maratona”, scomodando la preistoria: “L’uomo cacciatore, e quindi corridore, non poteva permettersi masse grasse in eccesso. Pertanto autoregolava il suo appetito in modo da non accumularne. Se voleva correre veloce, in modo da sfruttare al massimo il potenziale dinamico dell’apparato scheletrico, muscolare, respiratorio, doveva essere magro e potente. L’alternativa era la morte per fame”. Equilibrio sottinteso anche in un vecchio adagio che ama ripetere Ambrose Burfoot, vincitore della Boston Marathon del 1968: “La corsa non aggiunge anni alla tua vita, ma vita ai tuoi anni”.
La corsa Insegna a raggiungere traguardi che pensi non siano alla tua portata, ma che con impegno e dedizione puoi riuscire a raggiungere. Considerare la corsa come una “metafora della vita” e permette con convinzione di applicare lo stesso modello di impegno e dedizione anche al lavoro, sia definendo obiettivi di crescita e sia ad impegnarsi per raggiungerli costantemente.
Crederci sempre, mollare mai.