Per una città come Tropea, il cui emblema è lo Scoglio dell’Isola lambito dalle acque, un premio per la nitidezza del mare è una soddisfazione immensa. Conquistare il “Premio Mare Pulito” legato al nome di un uomo dello Stato dello spessore del compianto procuratore della Repubblica Bruno Giordano, poi, non è solo una gratificazione senza limiti quanto una responsabilità e un impegno piacevolmente gravosi.
Non voglio nascondere il mio compiacimento ed anzi ho la voglia e il piacere di assaporare, assieme agli assessori, ai consiglieri, agli impiegati ed agli operai del Comune e a tutti coloro che si prodigano con la loro preziosa collaborazione, il gusto di una grande vittoria che sprona ad andare avanti con costanza e fermezza per garantire in tempi brevi alla nostra preziosissima “Perla” la luminosità che merita.
Nello splendido Museo diocesano di Tropea erano in tanti, ieri sera, e non solo Tropeani, a condividere la gioia di un successo che presuppone un lavoro di squadra ampio, coinvolgente tutti i cittadini, attraverso una diffusa responsabilità nella tutela ambientale.
A ideare il prestigioso riconoscimento Francesca Mirabelli Giordano, esperta d’arte e sposa del procuratore, già alla guida della Procura di Vibo e precedentemente di quella di Paola. A lei il nostro ringraziamento non solo per averci conferito il prestigioso trofeo ma soprattutto per aver voluto legare al nome di Tropea e alla purezza del mare il suo progetto “Trasparenze Tropeane”, che intende realizzare una fortissima azione di stimolo e di sprone alla costanza dell’impegno ecologista.
Siamo fieri di legare la città di Tropea a un grande e sono sicuro che nel suo segno cresceremo ancora di più sul versante dell’impegno civile e del senso di appartenenza.
Io che amo dire: “Tropea non è mare e basta,Tropea è Cultura!” Oggi, che mi sento arricchito dall’apprezzamento conquistato, proprio per il mare, ribadisco lo slogan perché solo da tale binomio può scaturire una valorizzazione piena ed esaustiva della nostra comunità. Bruno Giordano era un uomo di grande cultura e credo che esserci legati a lui col Premio che porta il suo nome non sia un caso ma piuttosto un segno che indica la validità del convincimento.
Tutto quello che in soli dieci mesi abbiamo realizzato nel campo, e mi piace ricordare lo smaltimento di duemila metri cubi di fanghi che è valso il non consueto plauso della Procura della Repubblica e della Prefettura, vi assicuro, è solo l’ inizio di un lavoro ancora in ascesa ma privo di soste e di tentennamenti.
Che ben vengano i suggerimenti e le critiche costruttive e, perché no, anche i rimproveri, l’importante è mantenere intatta l’onestà intellettuale e morale che muove a desiderare come unica finalità il bene comune.
Il mio impegno alla protezione dell’ambiente è e continuerà ad essere massimo e infaticabile su tutti i fronti partendo sempre dall’”ambiente umanità” che va preservato da tensioni e conflittualità gratuite, dispersive e infruttuose. Da condannare, piuttosto, i biasimi infondati, fuorvianti e strumentali a sciocchi personalismi.
Grazie “Premio Mare Pulito – Bruno Giordano”: ci hai dato la gioia di proseguire col sorriso nel cuore!