Marco Petrini, magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro, nonché presidente della Commissione provinciale tributaria e due avvocati, uno di Lamezia Terme l’altro di Locri, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza su disposizione della Dda di Salerno per corruzione in atti giudiziari. Insieme a Petrini sono state arrestate altre sette persone. Le indagini hanno ricostruito “una sistematica attività corruttiva” nei confronti del magistrato. Denaro contante, oggetti preziosi, altri beni e utilità, tra i quali anche prestazioni sessuali, era quanto gli indagati promettevano e consegnavano al magistrato in cambio del suo intervento “per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie, sentenze favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo. Figura centrale del sistema corruttivo era un medico in pensione ed ex dirigente dell’Azienda sanitaria di Cosenza, che secondo quanto emerso, “stipendiava” mensilmente il magistrato per garantirsi il suo asservimento e procacciava nuove occasioni di corruzione proponendo a imputati o loro parenti, decisioni favorevoli in cambio di denaro, beni o altre utilità.
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Chi è l'autore
Pasquale Mazzeo
Docente di lingua e letteratura inglese, lavora come insegnante presso il Convitto Nazionale Filangieri di Vibo Valentia.
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