Laboratorio didattico scolastico incentrato sullo studio del libro “Lo strano caso del Rêverie” di Marcostefano Gallo
Quanto incidono i cambiamenti climatici sulla nostra salute? Come è possibile cercare di sensibilizzare le nuove generazioni su questo delicato tema?
L’attuale clima di emergenza sanitaria che ha traumatizzato e continua a segnare in maniera negativa questo 2020 in tutti gli aspetti della nostra quotidianità, ci ha permesso di riflettere sull’importanza di preservare comportamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente. Ognuno di noi, primi fra tutti i ragazzi, devono rendersi protagonisti attivi di azioni concrete e tangibili per affrontare i cambiamenti climatici.
La settimana dell’educazione sostenibile, promossa dall’UNESCO, ha aperto la campagna formativa educativa 2020/2021 svoltasi con i ragazzi delle scuole dal 23 al 28 novembre, dal titolo emblematico “La salute del pianeta e la nostra salute: cosa dobbiamo fare davanti ai cambiamenti climatici e alla pandemia?”.
L’iniziativa, organizzata dal Club per l’UNESCO di Vibo Valentia presieduto dalla Dottoressa Maria Loscri’, in collaborazione con l’associazione MedExperience, è stata inserita nel programma del Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda 2030, nell’ambito della Settimana di Educazione allo sviluppo sostenibile.
Rigenerazione equo sostenibile dei territori, mobilità e coesione territoriale, transizione energetica, qualità della vita ed economia circolare sono le cinque macroaree in cui si sviluppano le linee programmatiche dell’Agenda 2030, che pongono al centro la persona e mirano alla promozione di stili di vita sani, alla definizione di tempi di vita equilibrati, alla progettazione di condizioni di vita eque.
Una settimana intensa e ricca di incontri che hanno coinvolto, in via telematica, diverse scuole calabresi tra cui l’Istituto Comprensivo ‘Don Mottola’ di Tropea; l’Istituto Comprensivo di Acri; l’Istituto Superiore ‘Lucrezia della Valle’ di Cosenza e l’Istituto Tecnico per il Turismo ‘Ugo Calvanese’ di Tortora.
Durante i laboratori, coordinati dalla giornalista Diletta Aurora Della Rocca, i ragazzi si sono confrontati con lo scrittore calabrese Marcostefano Gallo e con il suo romanzo “Lo strano caso del Rêverie”.
Incontri sempre diversi, con un’attenzione e un coinvolgimento che solo la curiosità e la voglia di apprendere possono muovere. Il tutto magicamente unito dalla trama del libro, che ha coinvolto professori e alunni che in ogni pagina dell’opera hanno trovato spunti differenti e di confronto per aprire sempre nuovi dibattiti.
Il romanzo è ambientato a Parigi, lo zoo del Reverie è sull’orlo del fallimento. Il proprietario, affiancato dal direttore, per far fronte alle gravi condizioni economiche dello zoo scendono a patti con con il contrabbandiere Igor Kovoc a cui verranno venduti i cuccioli in sovrannumero. Comincerà una vera e propria sommossa da parte degli ospiti dello zoo che faranno di tutto per mettersi in salvo. E scopriranno che l’unico modo di liberarsi sarà quello di evocare l’Arca dell’Alleanza. Per far ciò, bisognerà riunire i frammenti di una pietra e solo il prescelto dalla profezia potrà compiere l’impresa: Benny, un cucciolo di foca. In una serie di peripezie fuori dal comune, dal Sudamerica al Polo Nord, i piccoli e coraggiosi animali protagonisti di questa magica avventura, riusciranno a salvare i loro amici?
“Qui si narra di un’arca magica che potrebbe portarvi tutti in salvo fuori dallo zoo. È l’Arca dell’Alleanza, è un’arca che può volare, ma si trova al Polo Nord e bisogna andarla a prendere li. Per evocare quest’arca magica bisogna avere una pietra speciale, la pietra della verità. Questa pietra tanti anni fa fu divisa in cinque pezzi, che ora sono sparsi per il mondo. E non è l’unico problema, perché non tutti possono compiere questa impresa, c’è bisogno del prescelto” aggiunse. Solo colui che porta due ali nere come l’ebano sulla pelle può mettere insieme la pietra» lesse quanto scritto sulla profezia.”
Benché i singoli personaggi abbiano comportamenti e personalità antropomorfi, con un’abile descrizione meticolosa e curata in ogni dettaglio, l’autore mostra tutte le qualità ravvisabili all’interno e attorno al concetto di umanità nei suoi aspetti più positivi, dalla lealtà, alla compassione, fino alla comprensione e all’empatia. Non è mancata una parentesi sull’epidemia in atto nel mondo e sulla figura di Greta Thunberg che l’autore ha più volte ricordato ai ragazzi, la ragazzina svedese che ha fatto sua la battaglia contro il riscaldamento globale, chiedendo di prendere esempio dalle sue azioni. Il valore formativo del libro ha come fulcro il gioco di squadra lo stesso che, certamente, condurrà l’umanità a superare il dramma del Covid. Educare i più piccoli che diventeranno gli adulti del domani.
Il lavoro iniziato con il Decennio UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS 2005/2014) ha lanciato alcuni importanti messaggi al mondo e, soprattutto, a chi è investito di compiti di responsabilità, nel campo dell’educazione e dell’istruzione, facendo sì che la grande sfida della Sostenibilità (ambientale, ecologica, culturale, economica) permeasse di sé l’Agenda 2030, un programma d’azione sottoscritto dai 193 paesi membri dell’ONU per le persone, il pianeta, la prosperità. I 17 grandi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in essa compresi, rappresentano il chiaro impegno delle nazioni del mondo nell’intraprendere la via della libertà e dell’uguaglianza sostanziale, nel combattere la fame nel modo e la disparità tra le persone per ragioni di sesso, razza, lingua, religione, nel contrastare i cambiamenti climatici. Quest’ultimo tema, in particolare, con specifica attenzione alle ricadute sulla salute, costituisce il nucleo portante della Settimana UNESCO di Educazione alla Sostenibilità promossa dal Comitato nazionale Unesco per l’educazione alla sostenibilità nato sotto l’egida della Commissione Nazionale.
Diletta Aurora Della Rocca