Giorno 20 maggio ,presso il museo paleontologico di Ricadi ,l’inner wheel di Tropea terrà un convegno dal titolo Oltre, incentrato sulla scoperta delle emozioni, un dialogo aperto sul tema della resilienza, la capacità di andare oltre, di superare ostacoli e difficoltà in modo propositivo e creativo, conoscendo l’arteterapia e la musicoterapia. I protagonisti di questo dialogo saranno tre persone che si sono distinte in modo eccelso nella loro arte. Anna Barbaro Campionessa paralimpica di triathlon che ha reinventato la sua vita egregiamente con determinazione e con il sorriso, senza tralasciare l’altruismo e l’aiuto al prossimo. Vanessa Cariati arteterapeuta ,artista e docente che con le sue mani riesce a plasmare le emozioni, dalle sue tele emergono i colori dell’anima e le sue opere prendono vita. Leon Vulpitta Pantarei percussionista, musicoterapeuta, persona vulcanica che collabora con Save de childreen e nelle sue mani qualsiasi oggetto emette musica. Seguirà il laboratorio esperienziale “ Il varco”, co-condotto dall’arteterapeuta Vanessa Cariati e dal musicoterapeuta Leon Pantarei. Il Ritmo è la rappresentazione sonora del nostro e vostro passo vitale ed energetico. E quel passo vitale ed energetico vogliamo aiutarvi a scoprire. Lo faremo utilizzando il più antico laboratorio sonoro mai conosciuto dall’umanità: il Corpo. Costruiremo uno scenario energetico attraverso il Body Percussion ed il Corpo in movimento libero e poi attraverso la Voce e attraverso il collante dell’ascolto reciproco di comunità. Perché sullo sfondo, attraverso la mediazione del Suono, resta la prospettiva della relazione: con noi stessi, con gli altri. Riscoprire il legame benefico con la nostra natura più antica e ancestrale, significa, in senso benefico, trasformarsi e ritrovarsi tutti insieme: nel Potere del Ritmo. Il ritmo incontrerà l’argilla, materia viva, atavica, che rimanda al bambino che ognuno ha dentro, capace di giocare seriamente, con intensità, attenzione, e allo stesso tempo con leggerezza. Duttile e plasmabile al tatto, l’argilla contiene memoria presente nel silicio e lascia traccia memorizzando l’impronta data. Manipolarla significa lavorare sul contenimento, perché crea pelle, confine. Entrando in contatto con l’energia viva della materia si cerca un equilibrio, nella moltitudine dei cambiamenti possibili, per decidere, prendere posizioni predisponendosi in ascolto con se stessi, dando vita a forme che hanno un forte contenuto interiore. L’argilla è resiliente si lascia plasmare, diventando ponte tra noi e il nostro mondo interiore. In una danza di mani i partecipanti verranno condotti ad una lettura tattile del suono, lasciando traccia del gesto corporeo. Per poi abbracciare il tema del varco ed al concetto di resilienza in esso contenuto. Il “Varco” è l’oltrepassare, superare un passo difficile, pericoloso, importante. L’esperienza del varco, attraverso l’argilla mette alla prova sulla capacità di saper passare attraverso, di sapere andare oltre. Un incontro che vuole essere un viaggio nella materia viva , nel ritmo, alla scoperta e riscoperta delle emozioni che ci attraversano. Un esperienza gruppale, condivisa, arricchente che ci porrà in relazione con noi stessi e con gli altri . Per liberarci dai limiti che a volte sono solo mentali e vedere soluzioni dove molti vedono solo muri.
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Chi è l'autore
Pasquale Mazzeo
Docente di lingua e letteratura inglese, lavora come insegnante presso il Convitto Nazionale Filangieri di Vibo Valentia.
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