La Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di Consulente Tecnico d’Ufficio e delle attività ad esso inerenti per la durata di sei mesi a carico di un medico della provincia vibonese accusato di falsa perizia. Il provvedimento interdittivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Vibo Valentia ha tratto origine dalla denuncia dalla Direzione Provinciale dell’INPS di Vibo Valentia presentata direttamente al Procuratore della Repubblica Camillo Falvo, che ha coordinato le indagini unitamente al Sostituto assegnatario del procedimento. Nell’esposto veniva segnalata la condotta tenuta dal professionista, nominato perito dal Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Vibo Valentia nell’ambito di un procedimento volto al riconoscimento dello stato di invalidità civile, come cieca assoluta, della istante. Il perito, all’esito degli accertamenti richiesti dalla competente Autorità Giudiziaria, avrebbe prodotto la prevista relazione peritale nella quale dava atto di aver visitato l’interessata e di aver riscontrato che la stessa era affetta da cecità assoluta con diritto alla relativa indennità di accompagnamento. Dall’inchiesta sarebbe però emerso che la donna non avrebbe mai potuto essere stata visitata dal Consulente Tecnico nella data da questi indicata, poiché deceduta ben 19 giorni prima.
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Chi è l'autore
Pasquale Mazzeo
Docente di lingua e letteratura inglese, lavora come insegnante presso il Convitto Nazionale Filangieri di Vibo Valentia.
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