Vibo Valentia

Benessere giovanile, Comune di Vibo e Demoskopika presentano i risultati dell’indagine

I giovani di Vibo Valentia, il loro presente e il loro futuro. Soprattutto, il loro benessere: ciò che fanno, dove vivono, come, se studiano o lavorano, come trascorrono il tempo libero. Il loro rapporto con i social e l’informazione, lo sviluppo del pensiero critico. Tutti questi temi sono stati affrontati ieri mattina a Vibo Valentia nel corso della manifestazione organizzata dal Comune di Vibo Valentia – assessorato all’Innovazione tecnologica nella persona dell’assessore Michele Falduto, con la quale sono stati presentati i risultati dell’indagine “iBeg” condotta da Demoskopika (capofila) e dai relativi partner, il Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale e la società TI&SI, finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito del POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Maria Limardo, sempre ben lieta di partecipare ad occasioni di confronto con i giovani, e dell’assessore alla Cultura Giusi Fanelli, che ha portato anche i saluti dell’assessore alle Politiche giovanili Lillo Scionti, il via ai lavori con il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, che ha dato vita ad un confronto per certi versi sorprendente e completamente aperto con gli oltre 100 studenti delle scuole superiori vibonesi presenti nella sala conferenze di Palazzo dei Gesuiti. Studenti che, dopo l’imbarazzo iniziale, si sono aperti raccontandosi e raccontando il loro mondo, le distanze con gli adulti, il rapporto con la politica. “È stato un momento davvero bello di dibattito e spunti di riflessioni – afferma l’assessore Falduto – per chi come noi amministratori deve individuare le strade migliori sia per agevolare la crescita dei giovani, sia per far comprendere che la politica non è un’entità astratta e nemica, ma è fatta di persone che hanno come missione il miglioramento delle condizioni della propria comunità. Il nostro obiettivo, come amministrazione, è proprio quello di gettare le basi per far rimanere qui i nostri giovani, o comunque creare le migliori condizioni possibili per un loro rientro”. Il progetto, oltre a restituire una fotografia sul benessere giovanile – circa 1.500 gli intervistati tra i 18 e i 35 anni, tutti residenti a Vibo Valentia – prevede inoltre la creazione di un cruscotto digitale all’interno del quale vengono inserite tutte le informazioni alle quali la pubblica amministrazione può attingere per avere un’analisi degli indicatori e magari modellare su misura iniziative, interventi e finanziamenti che vadano incontro alle esigenze del target di riferimento. Ecco il sunto cui è giunta l’indagine di Demoskopika sui giovani vibonesi: “Vivono principalmente in casa con i genitori, credono in se stessi oltre che nella famiglia e nell’amicizia, sono alla ricerca di un’occupazione coerente con il percorso di studi e pronti anche a trasferirsi all’estero per realizzarsi. Sono disposti a lavorare a qualsiasi cifra ma senza perdere la dignità accettando un’occupazione in nero. Chi usa i servizi pubblici, soltanto un terzo attualmente, per orientarsi nel lavoro o negli studi, si dichiara soddisfatto. Nel tempo libero, inoltre, amano guardare con assiduità le serie tv sulle piattaforme, leggere i quotidiani on-line e praticare sport oltre, ovviamente, a navigare sui social, Instangram in testa. E è proprio sui social che è allarme rosso: 1 giovane vibonese su 4 manifesterebbe una certa propensione o un livello patologico di dipendenza, con le donne più “a rischio” degli uomini. E il futuro? La quota di giovani vibonesi che guarda in avanti con ottimismo, pensando che la propria situazione nei prossimi 5 anni migliorerà, supera il 63%”.

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