Politica

Ex LSU ed ex LPU, finalmente arriva la storicizzazione?

Scritto da Domenico Cortese

Si tratta di una svolta definita “epocale” sia dai parlamentari promotori dell’emendamento alla Legge di Bilancio che hanno reso possibile la misura, il deputato Riccardo Tucci ed il senatore Giuseppe Auddino, sia dai diretti interessati stessi, i migliaia e più di ex lavoratori socialmente utili ed ex lavoratori di pubblica utilità che ancora, dopo 25 anni, attendevano una stabilizzazione del loro ruolo all’interno degli enti locali calabresi. Ciò è stato possibile grazie all’attuazione delle deroghe assunzionali, il che vuol dire che un comune o un ente pubblico che vuole stabilizzare un ex lavoratore socialmente utile o di pubblica utilità non deve badare, per il 2020, alla spesa per la pianta organica e alla capacità assunzionale e può assumere i lavoratori suddetti anche in qualità di lavoratori sovrannumerari. In più, ulteriori 9 milioni di euro sono stati previsti al fondo indirizzato alla stabilizzazione dei precari stessi, quello stesso fondo che per anni è stato riconfermato anno per anno e che ammontava, nel 2018 nel suo totale per ex lsu ed ex lpu, a 37 milioni di euro da parte della regione Calabria (questo già sostanzialmente storicizzato secondo la legge regionale 29 del 24 Giugno 2019) e a 21 milioni di euro da parte del Ministero del Lavoro.
Si badi che per gli ex lsu di categoria C e D tutto questo corrisponde ad una facoltà ad assumere definitivamente piuttosto che ad un’assunzione definitiva poiché, in accordo con la Costituzione Italiana, tali assunzioni sono da considerarsi sempre in funzione di prove selettive, anche se si potrebbero considerare sufficienti delle prove riservate senza la necessità dell’istituzione di un concorso aperto a tutti.
Un altro nodo riguarda il fatto per cui gli enti locali, secondo la norma, non hanno comunque l’obbligo alla stabilizzazione. Se questo può essere un falso problema in Comuni come Tropea dove l’amministrazione aveva già espresso l’intenzione di stabilizzare i precari e dove gli attriti politici interni sono marginali, ciò potrebbe ripercuotersi su dipendenti di amministrazioni meno disposte a legarsi a doppio filo a nuovi lavoratori a tempo indeterminato. La mobilità degli ex lsu ed lpu già prevista da norme precedenti può però fare da ammortizzatore a “imprevisti” di tal sorta, soprattutto per i precari appartenenti a categoria più alte.
Sul piano della stabilizzazione delle risorse non si può ancora cantare definitivamente vittoria, però, almeno fino alla prossima primavera. Puntualizza, infatti, la deputata Enza Bruno Bossio per chiarire le incertezze che erano seguito ai primi annunci del passaggio dell’emendamento, «non sono riuscita a trovare nel testo la storicizzazione delle risorse, termine finora utilizzato in un atto normativo unicamente dalla Regione Calabria. Ho trovato però la risposta: sarà necessario emanare entro il 31 marzo 2020 un decreto attuativo interministeriale (coordinato dalla Presidenza del Consiglio) che mi auguro conterrà quest’altro fondamentale passo avanti per arrivare alla definitiva stabilizzazione di tutti gli ex Lsu ex Lpu».

Chi è l'autore

Domenico Cortese

Autore di presentazioni in conferenze e di papers accademici, laureato in Scienze Filosofiche con lode all'Unical, PhD in Filosofia all’Università di Dundee, cura il sito www.filosofiadeldebito.it

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