Si intitola “L’Isola di Pasqua. La terra più lontana da ogni altra” ed è l’ultimo libro del tropeano Enzo Taccone, scritto assieme alla brattiroese Francesca Rita Rombolà, editor della casa editrice Mario Vallone, che ha pubblicato questa sorta di guida turistica, sviluppata come una conversazione tra i due autori corredata da tante immagini originali.
Il libro sarà presentato a Tropea presso il centro culturale ex pretura in via F. Barone giovedì 12 settembre alle 18.
L’incontro sarà moderato da Mario Vallone e saranno presenti i due autori ed il preside Franco Laganà.
Francesca Rita Rombolà è poetessa e scrittrice. Durante la sua trentennale attività ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi. Scrive sul blog “www.poesiaeletteratura.it – Canto e parole nell’era dei sentimenti estinti…” e sul sito “Libreriamo”.
Enzo Taccone è nato a Tropea, dove vive. Appassionato viaggiatore, scrittore, giornalista pubblicista e poeta. Collabora con La Piazza di Tropea e ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: “I sentimenti di Enzo” (1996); “Il canto delle sirene” (2000); “Un pinguino in fondo al cuore” (2007); “Un filo spezzato” (2013; “Come mi parla il mare” (2016);
Nel 2013 ha anche pubblicato “Il cammino di Enzo”, racconto del suo viaggio a piedi verso Santiago de Compostela e, nel 2015, il saggio”Vita religiosa a Tropea: chiese e confraternite”.
“L’Isola di Pasqua, nell’oceano Pacifico – si legge nella quarta di copertina del libro – è la terra più lontana da ogni altra al mondo. Il viaggiatore solitario Enzo Taccone l’ha visitata e ha coronato così il sogno di una vita. Che cosa rappresenta nell’immaginario collettivo l’Isola di Pasqua? Forse il fascino dell’esotico, forse uno degli ultimi paradisi della natura rimasti sulla terra, forse la capacità semplice e spontanea di immaginazione tipica dell’infanzia. Conversando con Francesca Rita Rombolà, Enzo Taccone ha raccontato tante cose sul suo viaggio per raggiungere questo luogo meraviglioso e sul suo soggiorno sull’isola. Ne è venuto fuori questo libro, forse una piccola guida turistica, forse un minuscolo scrigno di memorie che possono riuscire a far comprendere la realtà di civiltà lontane e il bisogno dell’uomo di viaggiare per conoscerle… e non dimentichiamo che l’Isola di Pasqua è l’isola dei Mohai”