Antonio Piserà classe ‘79, di Tropea, operatore turistico nel settore extra alberghiero e consulente di management turistico, già responsabile della protezione civile di Tropea, è candidato alle regionali 2020 in Calabria con la Lega Salvini Calabria. Conosciamolo insieme. Antonio è storico aderente al progetto leghista fin dal 2014 nel vibonese, si occupa di politica fin da giovanissimo, da quando alle superiori rivestiva la carica di rappresentante di istituto, sempre in ambito di destra e con “Azione studentesca” di riferimento al movimento sociale, poi all’università con il FUEN, tutt’oggi ricopre il ruolo di consigliere di minoranza a Tropea. “Faccio politica perché è la mia passione”, dichiara.
In risposta ad una breve intervista proposta dal nostro giornale la Piazza di Tropea, Antonio ha rilasciato le seguenti affermazioni:
“C’è nel futuro prossimo, nell’immediato, qualche iniziativa, qualche progetto, qualche evento, qualche comizio o qualsiasi altra cosa del genere in programma?”
“Di sicuro il progetto Lega non si fermerà il 27 di gennaio, o il 26 con le elezioni. É un progetto che sta crescendo, ci stiamo radicando sempre di più sui territori e lo dimostra la presenza di Salvini in questa campagna elettorale sia a sostegno della candidata On. Jole Santelli di F.I., sia a sostegno dei territori, infatti lui ha scelto dei comuni che solitamente sono fuori rotta rispetto ai circuiti dove vengono i leader nazionali, perché ci tiene al territorio. Ovviamente noi speriamo di essere in Calabria la nuova maggioranza, che la maggioranza sia a trazione leghista perché saremmo veramente il nuovo sulla politica calabrese in quanto la Lega fino a oggi non ha mai avuto le sue liste e sarebbe l’unica vera novità della politica regionale, anche il modo di fare politica della Lega ci distingue perché siamo molto attaccati ai territori e tra virgolette siamo sentinelle sui territori ”.
“In caso di una vittoria del centro destra? Qual è l’azione politica di risoluzione della Lega per risolvere i problemi calabresi?”
“La Lega è molto pragmatica. Porrà subito sul tavolo i problemi che affliggono la Calabria che sono la sanità, al primo posto; ma c’è anche la questione lavoro e soprattutto snellire la burocrazia degli enti regionali perché ci sono dei blocchi che veramente tengono sotto scacco la cosa pubblica in Calabria, questo lo ha detto anche Gratteri che c’è una mafia di colletti bianchi che tiene sotto la regione Calabria e il suo sviluppo.”
“In merito alla gestione delle risorse?”
“Per quanto riguarda la gestione delle risorse siamo convinti che fino ad oggi le risorse siano state spese male, sia a livello europeo che a livello interno. Spese male perché è stata fatta una spesa a pioggia su tutti i territori e alla fine perché? Perché, ovviamente, pensavano di coltivare ognuno i propri orticelli ma non avevano una visione strategica e unitaria della Calabria, cioè un’idea di sviluppo. La Lega, ovviamente, porrà come punto di riferimento un progetto, un’idea Calabria e uno sviluppo strategico, perché spendere soldi pubblici a pioggia, abbiamo visto che negli ultimi 40 anni ha portato solo disastri in Calabria e ha portato la Calabria agli ultimi posti di tutte le liste nazionali, dalla sanità alle infrastrutture e anche in altri settori dello sviluppo economico e soprattutto della disoccupazione giovanile.”
“Per quanto riguarda il turismo, che è una locomotiva calabrese, è utile individuare delle zone franche o altri tipi di agevolazioni?”
“Innanzitutto, purtroppo da 12 anni in regione Calabria non viene nominato un assessore al turismo e questo significa che c’è un intero comparto che non ha voce non ha punti di riferimento, tutto è stato sempre lasciato in mano ai presidenti cosa che, ovviamente, non ha portato a nulla, perché lo sviluppo secondo alcuni dirigenti della Calabria passava esclusivamente da fiere o da contributi a pioggia per eventi e manifestazioni, invece vanno individuate per vocazione zone turistiche che devono essere città come Tropea, come Diamante, come Soverato, che fungano da porta del turismo in Calabria. I turisti arrivano qui e poi devono essere dirottati anche nell’interland calabrese per la valorizzazione di tutto quello che c’è nell’interno della Calabria. Pensando a Tropea penso, la gente arriva a Tropea però poi non ha più la possibilità di spostarsi perché mancano i collegamenti e quindi ci troviamo a non saper valorizzare le bellezze del Poro, a non poter valorizzare ciò che è Zungri, no? La “città della roccia” che potrebbe essere la Matera ante litteram però questa non è oggi valorizzata se non per gli sforzi che ha fatto l’amministrazione di Zungri, ma per quanto riguarda i collegamenti di cui necessitano i turisti che già da Tropea hanno difficoltà ad arrivare a Zungri o quelli che sono sulla Costa degli Dei, ma così anche il sito archeologico di Mileto, il museo di Vibo, la stessa Serra San Bruno, quindi chi arriva nelle zone turistiche non ha poi la possibilità di spostarsi e questo non spostarsi non genera economia e non innnesca un circuito virtuoso per l’economia, perché il turismo deve innescare un circuito virtuoso, che vuol dire spostarsi sul territorio e quindi poter anche acquistare il prodotto tipico di Monte Poro, dell’hinterland della Calabria, che comunque ha le sue eccellenze. ”
“parlando di politica di federalismo ha qualche dichiarazione da rilasciare?”
“Il federalismo tutti lo addebitano come un tentativo della Lega di dividere l’Italia. Non è così, il federalismo ce lo troviamo nella costituzione, la Lega non sta facendo altro che applicarlo. Il federalismo che vuole applicare la lega è un sistema che deve premiare la classe dirigente che fa. Chi non vuole il federalismo? Chi fa politiche di assistenzialismo, perché se un politico non raggiunge risultati, con il federalismo tu hai la possibilità subito di valutarlo, di misurarlo. Quindi il federalismo non fa altro che spendere sui territori quello che già c’è, ovviamente delle cose vanno ritoccate, perché vanno garantiti i livelli minimi essenziali, però la verità del federalismo è che mette a nudo la capacità dei politici locali, di chi ci amministra quindi di elezione in elezione sappiamo i risultati che si raggiungono, mentre qui in Calabria per 40 anni abbiamo avuto politici di ruolo, per rubare un termine alla pubblica amministrazione, abbiamo qui i politici di ruolo che hanno fatto cadere la Calabria non nel dimenticatoio, ma nelle pratiche di assistenzialismo più becero che non hanno prodotto sviluppo in Calabria e si sono sempre mascherati dietro la questione che non c’è sviluppo perché c’è la ‘ndrangheta, non c’è sviluppo perché non ci mandano i soldi. La realtà è che non c’è sviluppo perché c’è stata molta incapacità nella gestione della cosa pubblica in questi anni.”
“Berlusconi ieri ha fatto un confronto con i partiti alleati asserendo che questi ultimi operano “con il buon senso o con convenienza a seconda del momento”, cosa pensa di questa dichiarazione?”
“E’ una dichiarazione che si smentisce da sola, perché la Lega esiste sui territori, non calabresi, ma sui territori dov’è nata sin dai lontani anni ‘80, la Lega nasce con gli amministratori, nasce dal basso per arrivare poi al governo nazionale, nasce in Lombardia in tutto il nord conquistando prima i comuni, quindi vicino alla gente vicino agli enti locali, mentre Berlusconi nasce con un evento dall’alto, che quindi ha meno rapporti con la gente. Sento veramente di non condividere questo passaggio di Berlusconi. Perchè proprio la priorità della Lega è essere sentinelle nei territori stare accanto ai territori.”
“La multa da 1.000 € te la paga la Lega? Cosa vuol dire per lei questo sfogo?”
“Io ho agito sempre rispettando. Anzi ho subito anche tra virgolette manifesti messi sopra, la multa non esiste, è gente che ovviamente essendo delle opposizioni cerca di denigrare, però onestamente è stata una campagna elettorale all’insegna del rispetto da parte di tutti i candidati. È stata solo un’esternazione che ho letto da parte di qualcuno su Facebook mi pare, ma è un’esternazione di qualcuno che vota dall’altra parte.”
Questo è quanto dichiarato dal candidato Lega Antonio Piserà, a cui auguriamo buona fortuna come a tutti gli esponenti di partiti politici scesi in gioco in vista delle imminenti elezioni regionali.