TROPEA (Vv). Ponte sullo Stretto, va benissimo e condivido in toto quanti, come hanno fatto nei loro interventi anche i ministri Tajani e Salvini, sottolineano e rilanciano spesso, nel ventaglio degli aspetti positivi derivanti dalla realizzazione di questa infrastruttura strategica, l’accelerazione dello scambio di merci, uomini e culture nel Mediterraneo, il lavoro, l’indotto, gli investimenti ed in generale il rafforzamento della competitività logistica del Paese. A queste sicure conseguenze virtuose mi preme tuttavia aggiungere un altro aspetto stimolante ed utile, non sempre tenuto nella adeguata considerazione, meno presente nel dibattito politico nazionale seppur rilevante e misurabile su scala internazionale. Mi riferisco al duplice effetto moltiplicatore che, come numerosi casi analoghi confermano, opere di questa portata generano sia in termini di marketing territoriale e comunicazione e attrazione turistica, sia in termini di ri-adattamento della stessa agenda degli investimenti infrastrutturali pubblici e privati rispetto all’area in questione. È quanto ha dichiarato il Sindaco Giovanni Macrì intervenendo tra i numerosi ed autorevoli relatori alla tavola rotonda Solo il Ponte ci sta stretto, promossa dalla Confederazione Confsal, ospitata nei giorni scorsi a Palazzo Santa Chiara. Anche il Ponte sullo Stretto – ha continuato il Primo Cittadino – al pari di tutte le mega-strutture realizzate e sparse in ogni angolo del Pianeta e divenute, prima, durante e soprattutto dopo la loro realizzazione, delle indiscutibili, ambitissime destinazioni turistiche esse stesse, rappresenterà senza alcuna ombra di dubbio, anche attraverso l’evocazione dei mostri mitologici più noti al mondo (Scilla e Cariddi) e per questo tra i Marcatori Identitari Distintivi della nostra terra, uno degli strumenti più efficaci e spontanei di promozione internazionale della Calabria, della Sicilia, del Sud e dell’Italia intera. Sarà – ha aggiunto – una vera a propria calamita non solo per la sintesi di innovazione e di avanguardia che opere e soprattutto ponti di collegamento tra due terre e di questa natura fisiologicamente esprimono, ma anche quindi per il carico simbolico, ideale, storico e di prospettiva che quella super infrastruttura traduce e tradurrà per il Bel Paese e per tutto il Mediterraneo. Allo stesso tempo – ha proseguito il Sindaco – la realizzazione effettiva del Ponte sullo Stretto che, così come confermato dalle parole ribadite anche ieri dai ministri Salvini e Tajani è ormai considerata priorità dell’agenda del Governo nazionale e non deve più quindi subire un perenne complesso d’inferiorità rispetto a qualsiasi cosa da sempre considerata più importante ed urgente, non consentirà alcuna scusante o immotivabile dilazione – ha concluso Macrì – rispetto all’obbligatorio rafforzamento dell’intera rete infrastrutturale di completamento interna alle due regioni e di collegamento con lo stesso Ponte.