“A volte sarebbe opportuno valutare meglio le situazioni prima di lanciarsi in facili strumentalizzazioni che, alla prova dei fatti, si rivelano appunto tali. Sarebbe opportuno, inoltre, evitare anche di offendere la professionalità del personale dell’ente che con senso del dovere ed abnegazione svolge quotidianamente i propri compiti”. L’assessore al Personale del Comune di Vibo Valentia, Katia Franzè, interviene in merito all’avviso pubblico per il reclutamento di un dirigente amministrativo, bandito dall’ente e pubblicato in data 29 dicembre 2023 sul portale InPa della pubblica amministrazione. E spiega i motivi della chiusura anticipata dei termini per la candidatura, che in realtà verranno riaperti a brevissimo. “Come ho avuto modo di apprendere dagli uffici, in data 29 dicembre il portale InPa ha scritto all’ente segnalando delle discrasie di natura tecnica, per risolvere le quali sarebbe stato necessario procedere con la chiusura anticipata della selezione per poi riaprire l’avviso nei termini corretti. Ebbene, non appena l’ufficio preposto è stato messo al corrente della situazione (si considerino le festività occorse nel frattempo) si è attivato nell’immediatezza: il giorno 11 gennaio è stato chiuso l’avviso, nella stessa mattinata, tramite Pec, coloro che avevano presentato domanda sono stati messi al corrente della situazione, ed è stato comunicato loro che potranno procedere all’inoltro della nuova domanda, restando comunque valido il versamento già effettuato per la quota di iscrizione al concorso. Dal momento in cui verrà riaperto il bando, decorreranno – come è ovvio, come è previsto dalla legge – i 30 giorni di tempo per presentare la propria candidatura. La nuova determina con l’allegato avviso – conclude l’assessore Franzè – è già pronta, ma non è ancora stata pubblicata nelle apposite sezioni del portale istituzionale perché, come qualcuno sa, l’ente si è dotato di un nuovo software ed è in corso la migrazione dal vecchio al nuovo sistema, ragion per cui alcune applicazioni non sono ancora perfettamente allineate. Sarebbe bastata anche una telefonata o una richiesta di chiarimenti per avere le risposte che si cercavano, senza ricorrere ad infondate accuse a mezzo stampa che hanno l’unico effetto di alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni”.